La sempre maggiore diffusione della semina su sodo e delle minime lavorazioni sul grano,rende indispensabile un controllo delle malerbe in pre-semina con l’utilizzo del glifosate per eliminare le malerbe annuali e le specie perennanti.
L’uso del glifosate è anche necessario per contrastare le rinascite di bietola, colza e girasole, modulando bene le dosi in funzione delle condizioni pedoclimatiche e delle problematiche infestazioni perennanti di Convolvulus dactylon, Calystegia sepium e Agropyron repens.
Il ricorso alla miscela di glifosate + 2,4D preformulata (Kyleo e Kyleo Top), sottolineano Mirco Fabbri e Giovanni Campagna su Informatore Agrario n.32-2025, è necessario per contenere le specie annuali e biennali meno sensibili al glifosate come Malva, Geranium, Senecio, Silybum, Erigeron, Epilobium.
Come comportarsi in campo
Per consentire la traslocazione della sostanza attiva agli apparati radicali l’intervallo di tempo tra la distribuzione del prodotto e la semina deve essere di alcuni giorni per le malerbe perennanti.
Se il decorso stagionale dovesse essere siccitoso è opportuno ritardare le semine per favorire l’emergenza delle malerbe di più difficile contenimento come il Bomus. In questi casi può essere utile ricorrere al doppio intervento con glifosate a dosi ridotte oppure utilizzare i disseccanti acido perlargonico ( Beloukha) o piraflufen-etile ( Piramax EC).
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