La perdurante e sempre più preoccupante carenza di manodopera agricola sta accelerando l’interesse per i robot agricoli, che possono svolgere operazioni di lavorazione terreno, semina, concimazione e diserbo.
E proprio nel caso del diserbo i robot consentono di intervenire meccanicamente sulle infestanti limitando anche l’impiego della chimica favorendo così una gestione ecocompatibile delle malerbe.
Sono disponibili numerosi robot per l’utilizzo sulle colture estensive e di seguito indichiamo le caratteristiche di Moondino e FarmDroid FD20 distribuiti in Italia da Srvatec e Robotti LR distribuito da Agrointelli.
Moondino ideale per il riso
Si tratta di una piattaforma con quattro ruote motrici elettrica a batteria con due pannelli solari.
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Foto 1 Moondino, in azione nella risaia, elimina meccanicamente le infestanti.
Il controllo delle infestanti avviene attraverso le costolatura delle ruote che avanzano nell’interfila ed eliminano le infestanti.
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Foto 2 In evidenza i due pannelli solari di Moondino e le ruote di grande diametro provviste di costolatura.
L’intervento può essere effettuato in asciutta dopo la semina del riso, che deve essere effettuata con tecniche di precisione, sfruttando la tecnologia RTK GPS.
Moondino può operare anche dopo la sommersione del riso e terminare con l’accestimento completo del riso.
Il robot gestisce in 24 ore 10 ettari di coltura.
FarmDroid FD 20 per semina e diserbo
Robot elettrico alimentato da 4 pannelli solari, svolge la semina e la sarchiatura di colture come la barbabietola da zucchero, colza, cipolla, insalate ecc.
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Foto 3 FarmDroid FD 20 effettua la sarchiatura interfilare.
Può essere allestito per operare su 6 oppure 8 file sfruttando la tecnologia di precisione GPS.
Una volta portato in campo si configura l’area di lavoro e si imposta la semina regolando distanza tra i semi e profondità.
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Foto 4 FarmDroid in allestimento per la semina
Contemporaneamente alla semina il robot controlla le infestanti prima che la coltura emerga.
Robotti LR portattrezzi.
A differenza dei due precedenti questo robot è alimentato con motore diesel con una autonomia di 60 ore di lavoro.
A quattro ruote motrici può essere equipaggiato per semina, trapianto, sarchiatura, rincalzatura, lavorazione terreno su colture come mais, cereali, girasole, colza e su orticole.
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Foto 5 Il portattrezzi Robotti LR allestito per un’operazione di sarchiatura.
È dotato di sistema di posizionamento Rtk-Vrs e l’interfaccia con le attrezzature è assicurata da un attacco a tre punti di categoria 2 posizionato al centro del telaio, con una capacità di sollevamento di 1250 kg e può essere dotato anche di presa di forza. La compatibilità con attrezzature standard permette all’agricoltore di utilizzare le macchine già disponibili in azienda. Il sistema di guida a due ruote sterzanti permette al robot di manovrare anche in spazi ristretti limitando il calpestamento del terreno.
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Foto 6 Robotti LR ha un telaio con capacità di sollevamento di 1250 kg.
Il software di cui è dotato il robot permette di programmare i lavori e di ricevere le notifiche di tutte le operazioni svolte in campo ed ogni attività viene registrata con informazioni dettagliate. I prezzi di mercato per robot simili a quelli descritti, variano da 100 a 200.000 euro a seconda del tipo e del numero di operazioni agronomiche che riescono ad effettuare in campo, ma dobbiamo considerare che sostituiscono l’uomo e quindi permettono un risparmio di costi per la manodopera molto importante che determina un ammortamento della spesa in tempi più che ragionevoli.




