I residui hanno prima di tutto una funzione di pacciamatura naturale proteggendo il suolo dagli effetti distruttivi di pioggia, vento e sole.
La paglia di un cereale vernino protegge il terreno dalla calura estiva e scherma i primi strati di suolo, riducendo le perdite di acqua per evaporazione ed ostacola lo sviluppo delle malerbe.
Migliora la trafficabilità
La presenza dei residui colturali in superficie nei suoli condotti a sodo aumenta la portanza del terreno, riducendo la suscettibilità ai compattamenti superficiali con un miglioramento della trafficabilità dei mezzi di lavoro.
Apporto di sostanza organica
Funzione importante dei residui è l’apporto di sostanza organica a seguito della loro degradazione con la liberazione di elementi nutritivi e la messa in moto di processi biologici ad opera di miliardi di microrganismi che popolano il suolo.
Ci sono però anche aspetti critici che vanno gestiti al meglio come ad esempio la gestione dei volumi di biomassa rappresentata dai residui lasciati sul terreno.
Evitare un eccessivo accumulo
Bisogna evitare un eccessivo accumulo perché il residuo deve degradarsi lentamente ma non marcire, per non innescare lo sviluppo di patogeni.
Il punto chiave è proprio questo: applicare alcuni accorgimenti agronomici per minimizzare i problemi ed amplificare i vantaggi delle pratiche conservative.
Avvicendamento delle colture e bioattivatori
La prima regola per evitare un eccessivo accumulo negli anni di residui colturali è avvicendare colture e cover crops per mescolare residui con caratteristiche diverse ed ottenere un valore equilibrato del rapporto C/N ( carbonio/azoto).
È infatti questo rapporto equilibrato che è garanzia di un corretto processo di decomposizione dei residui.
Seconda buona norma è favorire l’attività dei microrganismi che sono quelli che operano la degradazione dei residui distribuendo prodotti per la bioattivazione del suolo come mix di batteri, lieviti e funghi.
Applicare sistemi spargipaglia e spargipula
In vista delle prossime trebbiature dei cereali vernini è fondamentale utilizzare macchine da raccolta dotate di spargipula e di spargipaglia capaci di distribuire omogeneamente il residuo sul campo.
Altro accorgimento è quello di evitare residui troppo affinati che si degradano troppo in fretta e si accumulano in modo compatto ed asfittico.
