Con l’intento di favorire l’ingresso di giovani in agricoltura è stato introdotto un nuovo regime fiscale agevolato rivolto ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali under 41.
La misura, prevista dalla legge 15 marzo 2024, n. 36, è operativa grazie al Provvedimento n. 131067 dell’Agenzia delle Entrate del 17 marzo 2025, che ha definito i criteri applicativi e le modalità di accesso al beneficio.
Imposta con aliquota del 12,5%
Il cuore della riforma è l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Ires, dell’Irap e delle relative addizionali con un’aliquota del 12,5%, riservata ai giovani imprenditori agricoli che avviano una nuova impresa nel 2024 o nel 2025 ( non valgono imprese costituite tramite trasformazione, fusione o scissione di attività preesistenti) L’imposta sostitutiva si applica al reddito d’impresa determinato secondo le regole ordinarie del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e consente una notevole semplificazione amministrativa
A chi è rivolto il nuovo regime
Il regime è riservato a chi:
- non ha compiuto 41 anni di età al momento dell’inizio dell’attività agricola;
- sia in possesso della qualifica di coltivatore diretto (CD) o imprenditore agricolo professionale (Iap), come definito dall’art. 2135 del Codice Civile;
- risulti iscritto alla previdenza agricola;
- avvia una nuova impresa agricola nel 2024 o nel 2025.
Le esclusioni previste
Restano escluse le società, anche se interamente composte da giovani IAP (acronimo che sta per “imprenditore agricolo professionale”). Non è inoltre possibile accedere al regime se si era già titolari di una partita Iva agricola, anche in forma marginale, prima del periodo di riferimento.
Cosa si intende per nuova attività agricola
Da notare che, ai fini dell'applicazione del beneficio, il concetto di “nuova attività” non deve essere inteso in senso formale (apertura della partita IVA), bensì in senso sostanziale: occorre dimostrare l’effettiva assenza di attività agricola nei due anni precedenti e l’inizio di una nuova produzione.
Incentivo destinato a microimprese familiari
È evidente che questa agevolazione da sola non è sufficiente per invogliare un giovane ad avviare una nuova azienda a causa delle difficoltà di accesso al credito e agli elevati prezzi della terra. Tuttavia potrebbe rappresentare un incentivo per la nascita di microimprese a conduzione familiare orientate all’agricoltura biologica, alla vendita diretta e al turismo rurale.
