Il passaggio delle mietitrebbie e dei carri di raccolta, in particolare su alcuni terreni, provoca forti compattamenti e la presenza delle classiche ormaie.
Una lavorazione “sostenibile”
In questi casi risulta ideale applicare il cosiddetto vertical tillage, un sistema di lavorazione conservativa con attrezzature che penetrano verticalmente il terreno, che non provocano la formazione della suola di lavorazione ed evitano l’inversione degli strati di suolo, fattore che danneggia la vita dei microrganismi e la struttura del terreno.
Il terreno sollevato dagli attrezzi tende ad imbrattare il residuo colturale, favorendo una sua più rapida degradazione microbica. Una veloce degradazione del residuo della coltura è sempre un fatto positivo perché più rapida è la reintroduzione nel ciclo produttivo degli elementi nutritivi in esso contenuti, con una più efficace produzione di sostanze umiche.
Occorrono attrezzature ad hoc
L’attrezzo indicato per il vertical tillage è costituito da una o due file di dischi folli e da ancore a scalpello e termina posteriormente con un rullo. I dischi folli, meglio se di grande diametro (520-600 mm) e con bordo ondulato, hanno la funzione di tagliare i residui colturali, che vengono lasciati in superficie, e la profondità di lavoro varia a seconda della granulometria del terreni e dalle caratteristiche dei residui colturali, dai 5 ai 10-15 cm, consentendo di lavorare a velocità di 15 km /ora ed oltre.
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Fig 1 Un esempio di attrezzatura per effettuare la lavorazione Vertical tillage

Fig 2. Particolare dell’azione combinata tra i dischi con profilo ondulato che tagliano le stoppie e le ancore anteriori che lavorano verticalmente il terreno, sollevandolo senza rivoltarlo.
Le ancore hanno la funzione di fendere verticalmente il terreno e di decompattarlo in maniera energica.

Fig.3 La parte terminale dell’ancora, particolarmente filante e appuntita, consente di effettuare al meglio la fessurazione verticale del terreno senza disturbare gli strati superficiali.
Il rullo terminale, che in alcune attrezzature ha un diametro considerevole anche di 600 mm, assicura un ottimo riconsolidamento del terreno nonché un effetto livellatore. Il largo diametro dei dischi riduce la pressione al suolo, ma nello stesso tempo determina un ottimo effetto sminuzzante.
Come una falsa semina
Non è trascurabile infine l’azione di controllo che quest’operazione consente di svolgere sulle infestanti. Infatti, da un lato agisce meccanicamente sulle infestanti presenti e, dall’altro, produce le condizioni ideali per la germinazione dei loro semi. In pratica, questa lavorazione superficiale permette di applicare il metodo della falsa semina, che appunto consiste nel preparare il terreno con buon anticipo rispetto alla semina della coltura per favorire l’emergenza delle infestanti. Dopo di che, con un secondo trattamento meccanico (più blando del primo) o con un trattamento chimico, si eliminano le infestanti germinate. Tale approccio inoltre, permette di ridurre realmente la carica di semi di infestanti e di farlo inoltre in modo molto più efficace rispetto all’aratura, data la longevità che hanno i semi di molte specie.
