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Dal frumento “ rigenerativo” il biscotto Buongrano di Barilla

12-11-2025 08:00

Roberto Bartolini

Attualità e PAC,

Dal frumento “ rigenerativo” il biscotto Buongrano di Barilla

"Buongrano" è il primo biscotto realizzato con farina di grano tenero italiano proveniente da agricoltura rigenerativa.

"Buongrano" è il primo biscotto realizzato con farina di grano tenero italiano proveniente da agricoltura rigenerativa.

Il marchio del gruppo Barilla diventa così il primo brand bakery certificato ad introdurre sul mercato un prodotto ottenuto interamente con materie prime coltivate secondo pratiche che non solo riducono l’impatto ambientale, ma che contribuiscono a restituire vitalità al suolo.

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Foto 1 La confezione dei biscotti Buongrano di Barilla

 

Nuova fase della Carta del Mulino

Il nuovo prodotto segna anche l’inizio di una nuova fase della Carta del Mulino, il disciplinare lanciato nel 2018, per promuovere una coltivazione sostenibile del grano tenero.

Oggi quel progetto si evolve abbracciando i principi dell’agricoltura rigenerativa, che punta a migliorare la fertilità del terreno, aumentare la biodiversità e garantire la disponibilità di risorse per le generazioni future

 

Salute del suolo e degli ecosistemi

L’agricoltura rigenerativa è un approccio che mette al centro la salute del suolo e degli agroecosistemi.

Attraverso pratiche mirate come le rotazioni colturali, che restituiscono nutrienti al terreno e favoriscono la sua naturale fertilità, la copertura vegetale durante i periodi di riposo colturale per proteggere il suolo, la creazione di aree fiorite dedicate ad api, farfalle e altri insetti utili, la riduzione di fitofarmaci e fertilizzanti di sintesi e grazie a una gestione più attenta e l’uso di tecnologie digitali per monitorare gli impatti e migliorare costantemente le pratiche, è possibile rigenerare la fertilità dei terreni, aumentare la biodiversità, migliorare i cicli dell’acqua e rafforzare la resilienza delle comunità agricole

La Carta del Mulino coinvolge oggi oltre 48.000 ettari coltivati da 1.800 agricoltori, 14 mulini esterni e 70 centri di stoccaggio oltre al mulino di proprietà Barilla.

 

L’impatto positivo sull’ambiente

 

I benefici sono già misurabili, con la riduzione delle emissioni di CO₂ eq del 7% annuo rispetto all’agricoltura convenzionale (circa 9.500 tonnellate risparmiate ogni anno, l’equivalente di 320 camion carichi di CO₂ eq). Inoltre 2.000 ettari (pari alla superficie di 2.900 campi da calcio) sono già stati destinati a fasce di biodiversità, che hanno favorito un incremento del 40% degli insetti impollinatori, tra cui api, sirfidi e farfalle, nelle aree monitorate dall’Università di Bologna.

Il monitoraggio della salute del suolo è garantito da SOCRATE, un modello nato da un progetto innovativo che utilizza satelliti e intelligenza artificiale per misurare in maniera rapida, economica ed accurata, la sostanza organica del suolo, l’indicatore chiave della fertilità.

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