Lotti omogenei e di qualità vengono sempre più richiesti dal mercato e riescono a spuntare una fascia un po' più alta di prezzo ed inoltre sono indispensabili se si è stipulato un contratto di coltivazione.
Il ruolo dell’azoto
La qualità del frumento tenero e duro dipende principalmente dal contenuto e dalla tipologia di proteine della granella.
La disponibilità di azoto, tra il periodo della fioritura e la fine della maturazione, è il requisito primario per favorire l’accumulo di proteine e quindi elevare la qualità della granella.
Nutrire e difendere la “foglia a bandiera”
Protagonista assoluta del requisito alta qualità è la fotosintesi che si attua nella “foglia a bandiera” del grano e che concorre almeno per il 50% ad accumulare e riempire la granella di sostanze nobili, cioè di proteine. Dunque un miglioramento della qualità molitoria delle farine può essere raggiunto anche mediante strategie che proteggano la foglia a bandiera e ne rallentino il processo di invecchiamento.

Foto 1 La caratteristica “ foglia a bandiera” del frumento
Indispensabile la concimazione fogliare
All’agricoltore che ha scelto varietà molto produttive e con granella di pregio si consiglia di affiancare al concime azotato granulare, la distribuzione di un concime fogliare alla spigatura, con un apporto di unità di azoto pari a circa 1/8 del totale di fertilizzazione azotata. In questo modo si otterrà un aumento dello stay green alla maturazione lattea, che ritarda il processo di senescenza della foglia a bandiera. Il concime fogliare aumenta il peso elettrolitico, il contenuto proteico e la forza della farina.
La distribuzione associata al trattamento fungicida
La distribuzione del concime fogliare può essere associata al trattamento fungicida per il controllo della fusariosi della spiga, che è fondamentale per non portare a casa contaminazione da micotossine.
Intervento azotato ad inizio spigatura
La distribuzione tardiva alla botticella o ad inizio spigatura di un concime granulare azotato aumenta considerevolmente la qualità del frumento panificabile sia di quelli di forza sia duri, in particolare nella annate soggette ad una maggiore lisciviazione dell’azoto e in terreni dove non si apportano liquami e digestati.
Per quanto riguarda la distribuzione frazionata dell’azoto totale previsto dal piano di concimazione in funzione della varietà o dell’ibrido prescelto, il primo apporto, in ragione del 25-30% del totale, si distribuisce nel periodo metà-fine accestimento.
La fase di massimo assorbimento dell’azoto coincide con l’inizio levata-spiga al 2° nodo momento nel quale si deve distribuire il 60-70% dell’azoto totale in una forma di pronta assimilazione, come nitrato ammonico oppure urea, e 25-30 unità di azoto per ettaro vanno riservate alla fase di botticella.
Nel caso di semina su sodo è opportuna una distribuzione precoce dell’azoto e se si vogliono limitare i passaggi in campo è consigliabile utilizzare fertilizzanti speciali a cessione controllata dell’azoto.




